
Presentiamo, brevemente, il quadro etnonazionale dell’Europa, ossia le realtà etniche e culturali precipue del contesto continentale, dove per ‘etniche’ si intendono i grandi popoli storici prodotto della fusione di sangue e suolo, il cui spirito ha potuto plasmare un vero e proprio profilo nazionale. Gli Stati europei, soprattutto occidentali, sono semplici contenitori burocratici di genti spesso disparate, come la Repubblica Italiana dimostra.
‘Etnia’, insomma, designa l’interazione tra biologia e cultura (da cui la lingua e la mentalità, ad esempio), e viene inquadrata in un consesso storico e civile, a tutti gli effetti nazionale, che la racchiude mirabilmente. La grande famiglia comune è quella dell’Europa plurimillenaria di razza europide/bianca, forgiata da popolazioni ariane, Greci, Romani, pensiero classico e gentilità, Celti, Germani, Slavi (e altri minori), cristianesimo soprattutto cattolico, migrazioni barbariche ed importanti fenomeni storico-culturali e socioeconomici, ahinoi non sempre positivi (dall’Umanesimo all’Illuminismo, dal Rinascimento alle rivoluzioni contemporanee).
Per Europa si intende qui il continente europeo, grande spazio geografico e fisico coeso dai suddetti popoli e fenomeni, dalla genetica, dall’antropologia, dalla religione cristiana, dall’arianizzazione, e pure da quella nobile idea imperiale che va da Roma sino a Mosca, passando per il Sacro Romano Impero di matrice germanica ma riscopritore delle glorie romane e latine (come di quelle greco-elleniche, nel caso di Bisanzio).
La cartina riassuntiva allegata in apertura illustra le succitate realtà etnonazionali del nostro continente, che sono poi le vere nazioni europee, e che sono meritevoli di Stati indipendenti dalle finte entità statuali nazionali, di ispirazione giacobina, che tutti noi conosciamo. I futuribili e auspicabili Stati potrebbero anche essere organizzati su base federale, la scelta spetta ai popoli interessati. Nel caso grande-lombardo i precipui gruppi etnoculturali sono due: Lombardi etnici (con gli altri “gallo-italici” periferici) e le cosiddette “Venezie”. Si può discutere dell’opzione federalista, ma la nazione lombarda è solo una, con alcune minoranze storiche europidi compatibili.
Chiariamo ancora una volta: la Grande Lombardia include Nizzardo, Valle d’Aosta, Tirolo meridionale (Alto Adige) e Venezia Giulia irredenta in quanto parte del continuum geografico cisalpino, sebbene abitati da popoli minoritari alloctoni, ma pure perché territori storicamente legati alle genti lombarde. I confini geografici sono sacri, anche perché di fronte alle barriere fisiche c’è poco da discettare.
Elenchiamo ora le etno-nazioni individuate nella mappa suesposta:
Penisola iberica
- Galizia (in blu)
- Spagna (in arancione chiaro)
- Catalogna (in violetto)
- Paese basco (in viola)
Penisola (lato sensu) appenninica
- Lombardia (in rosso)
- Italia (in verde)
- Sardegna (in giallo)
Hexagone
- Francia (in marroncino)
- Bretagna (in celeste)
- Arpitania (in giallo)
- Occitania (in rosa)
Germania
- Bavaria (in blu)
- Svevia (in verde)
- Sassonia (in bordò)
- Olanda (in arancione)
Isole britanniche
- Inghilterra (in giallo)
- Scozia (in blu)
- Cambria (in violetto)
- Irlanda (in verde)
Scandinavia
- Norvegia (in verde)
- Svezia (in giallo)
- Danimarca (in azzurro)
- Islanda (in rosso)
Slavia
- Polonia (in verde)
- Cechia (in azzurro)
- Slovacchia (in rosa)
- Rutenia (in arancione chiaro)
- Bielorussia (in marroncino)
Balticum
- Finlandia (in rosa)
- Estonia (in grigio chiaro)
- Lettonia (in verde chiaro)
- Lituania (in arancione)
Russia
- Russia europea (in blu)
- Alania (in grigio scuro)
Carpazia
- Ungheria (in grigio chiaro)
- Romania (in bordò)
Penisola balcanica
- Slovenia (in viola scuro)
- Croazia (in giallo)
- Serbia (in arancione)
- Bulgaria (in verde)
- Albania (in azzurro)
- Grecia (in viola)
A corredo della cartina etnonazionale, si allega quella linguistica (le mappe sono state realizzate da Adalbert Roncari). Più sotto la legenda.

Lingue indoeuropee
- Greco (in rosso)
- Romanzo occidentale (in giallo)
- Romanzo orientale (in arancione; il sardo viene, più propriamente, classificato come romanzo meridionale)
- Germanico occidentale (in blu)
- Germanico settentrionale (in azzurro)
- Celtico (in marrone)
- Albanese (in rosa)
- Baltico (in viola)
- Slavo meridionale (in verde marcio)
- Slavo occidentale (in verde chiaro)
- Slavo orientale (in verde)
- Iranico (in marroncino)
Lingua basca (in grigio chiaro)
Lingue caucasiche (in verde acqua)
Lingue turche (in grigio)
Lingue uraliche (in grigio scuro)
Lingue mongoliche (in violetto)
La sistemazione ideale dell’Europa modellata alla lombardista (e, cioè, all’etnonazionalista, oltretutto rispettosa dell’etnolinguistica) è la grande confederazione imperiale “euro-siberiana”, dall’Atlantico a Vladivostok, che racchiuda tutte le nazioni europee unite dal collante razziale bianco, ovverosia europide. La geopolitica eurasiatica ha un senso se assume carattere indoeuropeo, fermo restando che la Federazione Russa è un continente a sé e che si può pensare anche ad una divisione dei blocchi: Europa da una parte, Russia e Siberia dall’altra. Ciò che conta è contrastare l’unipolarismo americano, smantellare Ue e Nato e sviluppare un robusto cameratismo biologico e spirituale tra gli indigeni bianchi eurasiatici, nel nome della solarità indogermanica e della comune lotta alla inevitabile degenerazione globalista (immigrazionismo, società multirazziale, relativismo, occidentalismo e sistema plutocratico/capitalistico).
Oltre alla mappa degli “ancient latins” che sono vicini a “italian_bergamo” e ti hanno fatto cambiare idea sulla visione dell’Italia unita dalla romanizzazione (la Roma imperiale ha assorbito influssi levantini ed è più vicina agli ashkenazi) hai anche la mappa delle popolazioni più vicine a Rus_sunghir e Morocco_taforalt? Ho trovato quella di “Rus_Kostenki-14” che dovrebbe essere un “early west eurasian” la cui popolazione più vicina risultani essere i “Roma_Granada”. Devi cominciare a rivalutare gli tzigani che prima consideravo troppo “south indian”?
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Sui campioni antichi raffrontati coi moderni non sono ferratissimo, preferisco concentrarmi sulle popolazioni moderne, tuttavia più avanti darò uno sguardo anche ai primi. Quel che mi ha fatto rivalutare il ritorno al lombardesimo integrale sono gli studi più recenti che non solo sottolineano l’abisso che corre tra nord e sud ma anche l’apporto esotico (non solo antico) riguardo il secondo. Il fatto che i campioni latini ed etruschi siano più vicini a noi che a laziali e toscani fa capire che, effettivamente, la Roma imperiale ha intaccato il pool genico del centro-sud, anche se non condivido la tesi secondo cui i barbari avrebbero riequilibrato lo status etnico italiano, abbassando la componente MENA (mi sembra francamente un’esagerazione, anche perché non penso che i Germani abbiano seriamente inciso sull’ADN italico). La romanizzazione, d’altra parte, deve avere lasciato qualche ricordino anche nella Padania; è stato un fenomeno similare alla meridionalizzazione, soprattutto in zone come l’Emilia e la Romagna. Detto questo resta il fatto che nord e sud siano agli antipodi.
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Stai scherzando spero?! Pensavo che solo Varg fosse convinto di certe STUPIDAGGINI (perchè lo sono) ma tu… !!!
Bene, è ufficiale, non ci si può fidare più di nessuno! Almeno prima andavi contro quei nordicisti di merda (è un franchismo e non me lo rimangio) che paragonavano questa penisola al Brasile se non peggio, e adesso ritratti TUTTO!!! Almeno prima ti ritenevo un orologio semirotto (rispetto a Vatg che eramai lo è del tutto), ma adesso so che ti sei fermato.
Mettere i bianchi contro i bianchi appoggiandosi a false leggende nere… il miglior modo per andare incontro al suicidio etnico e razziale, perfetto!!!
Che poi vorrei sapere qual’è questo fantomatico “apporto esotico” che ogniqualvolta favellate tanto, perchè poi è sempre in contradizione e viene continuamente mutato! E prima sono i mori, e poi gli ebrei, e poi addirittura i negroidi, ma smettiamola andiamo… adesso ‘sta a vedere che le moderne pellicole “storiche” con tutta l’inclusività sono valide!
In fondo è la genetica che va a sputtanare queste minchiate, l’Italia è RAZZIALMENTE BIANCA DA NORD FINO AL PROFONDO SUD!!! Nessuna vera e/o significativa differenza di genoma, e siccome i geni sono TUTTO queste favolette nordiciste e/o meridionaliste (oppure centriste) vanno bellamente a farsi un tuffo nel cesso.
Che poi nella Roma antica i giudei stavano gia nei ghetti e sono sempre stati caratterizzati dall’isolazionismo, è praticamente impossibile che abbiamo significativamente contaminato il meridione! Stessa cosa sulle dominazioni musulmane (che ricordiamo, avevano genetica comunque diversa da quella di oggi), poi con la riconquista furono praticamente tutto uccisi e/o cacciati.
Io sono figlio di un piemontese ed una pugliese, so d’esser di razza bianca, fiero d’esserlo e tanto mi basta per andare avanti… dovresti fare altrettanto; che poi si può parlare anche di componenti etniche, ma da qui a ritenerle differenze profonde tanto quanto quelle razziali è ridicolo.
La razza bianca è in crisi da troppo tempo ormai, buttare benzina sul fuoco della discorda non ci aiuterà mai; faremmo prima a ‘sto punto a suicidarci in massa, almeno si soffrirebbe di meno.
Non mi scuso per le parolacce perchè son stufo di pseudoantropologi da social ed altre buffonate simili, se poi penso che Stormfront è stato silenziato in Italia, Germania e Francia ma intanto viene consentito che vengano dette certe stupidaggini mi fa capire fin troppo bene lo scopo e chi ne è il fautore! Varg oramai è conclamato che si è venduto ai giudei (che secondo voi come fa a permettersi di mantenere una famiglia tanto numerosa SOLO con i suoi articoli ed oggettistica?!), tu spero di no, ma sarebbe meglio almeno continui ad essere paneuropeista sul punto di vista della razza perchè oggi più che mai bisogna essere alleati e non nemici!
WHITE PRIDE WORLD WIDE!!!
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Che c’entra Vikernes? Quello è un fesso fatto e finito, non vedo che c’entri col sottoscritto. Non è nordicismo evidenziare le ovvie e risapute differenze tra nord e sud, è semplicemente questione di scienza. Tu puoi ritenermi ciò che vuoi, non mi importa. E non ho ritrattato alcunché, ho solo preso atto dei più recenti studi in fatto di genetica che affermano quanto riportato.
“Bianco” è un termine coloniale americano, lo si può usare per comodità ma antro-geneticamente non vuol dire nulla. E non vedo in che modo dire la verità possa seminare zizzania. Cisalpina e Italia sono due nazioni distinte e, anzi, metterle forzatamente assieme è proprio uno schiaffo all’identitarismo etno-razziale. Poi non vedo dove avrei detto che la Repubblica Italiana sia il Brasile, perché la prima non è meticcia. Che l’Italia moderna sia tutta caucasoide è risaputo, e infatti le differenze sono etniche, non razziali.
Non ti vedo molto lucido, infatti stai allineando una serie di castronerie che nulla c’entrano con quanto commentato da me in precedenza. Sicuro sicuro di essere apulo-piemontese? Perché a tratti le frasi mi paiono tradotte coi piedi tramite Google. Non ci sono differenze razziali tra “italiani”, ci sono differenze etniche, che sono motivate anche dalla differente genetica dei due poli opposti: la Cisalpina segue la scia dell’Europa occidentale, l’Italia (soprattutto il sud) segue quella dell’Europa sudorientale, segnatamente delle aree periferiche (Malta, Creta e isole greche, Cipro nei casi più estremi, ebrei “europei”). Sono anni ormai che queste verità sono note ai più, fra gli appassionati di genetica delle popolazioni, io ne ho semplicemente preso atto, tornando alle posizioni lombardiste di partenza e abbandonando il logoro italianismo, ancorché etnofederale. Se parliamo di razza si è tutti caucasoidi (più o meno “bianchi”), l’etnia è un altro paio di maniche. Tenere in piedi la baracca tricolore è proprio fare il giuoco del mondialismo, visto che Roma è sul libro paga di europeismo, atlantismo, occidentalismo.
I meridionali somigliano agli ebrei per un’analoga composizione genomica, autosomica, non perché mezzi ebrei, per quanto sicuramente gli antenati degli ebrei aschenaziti abbiano assorbito geni “italiani”, soprattutto a livello di ADN mitocondriale, materno.
Ripeto: la discordia la seminano i moderni stati-apparato stile Italia, Francia, Germania, Spagna, Regno Unito, Belgio ecc., sarebbe assai meglio collaborare cameratescamente in stati separati e distinti, unico modo per non pestarsi più i piedi e perseguire obiettivi comuni. “Razza bianca”, comunque, non vuol dire nulla, possiamo parlare di europidi, di caucasoidi europei, ma le terminologie americane da uait paua le lascerei perdere (anche perché sono proprio i wasp a considerare non europei/bianchi gli italiani meridionali…).
Da un punto di vista antropologico e genetico (ma anche culturale) è indubbio che i meridionali, e pure i mediani, presentino influssi esotici recenti, basti pensare agli sconquassi della Roma imperiale che hanno influito soprattutto sul centro-sud. La romanizzazione è stato fenomeno analogo alla meridionalizzazione del dopoguerra. Ed è proprio questi fenomeni livellatori che vanno evitati e condannati, unico modo per avere davvero un cameratismo europeo scevro di inquinamenti giacobino-massonici.
Lascia perdere la fuffa biancastra Usa, così inquadrerai meglio la questione, senza più deliri. E ricordati: è proprio l’entità del tricolore che ci rende ostili…
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Come mai fesso?
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Nordicista, neopagano, pressapochista, cialtrone, intriso di pregiudizi antimeridionali (in senso europeo) come se il Sud Europa fosse un blocco indistinto. Ha pure uno sulla coscienza, nonché tesi bislacche sull’etnogenesi dei popoli europei. Lessi che secondo lui chi ha capelli e occhi scuri ha origine africana e si sentirebbe più vicino ad un turco biondo che a un Salvini, per dire. Un povero demente (che magari fa pure soldi con le sue idiozie provocatorie).
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Anche i liguri antichi plottano vicino bergamo? E i celti?
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Non so di campioni antichi liguri o celti cisalpini; il campione bergamasco che uso io è prossimo a Latini, Etruschi, villanoviani e Illiri (balcanici preslavi insomma), ma penso che non sia poi molto distante nemmeno dai golasecchiani (se solo ne avessimo un saggio).
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Il campione bergamasco che è più vicino a gheghi e tosci e mi pare anche a serbi e rumeni che agli abruzzesi (i più a nord del sud) mi apre a mille domande… Lombardi sono più vicini a nord-africani o ai Pashtun e nord-indiani?
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Ai nordafricani. Comunque usando il (mio) campione di bergamaschi l’Abruzzo è più vicino, rispetto a romeni e serbi.
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Almeno i Lapponi, russi e udmurti (questi ultimi mi pare siano i più vicini al Ma’lta ancestral north eurasian) saranno più vicini al tuo campione Bergamo che ai nordafricani?
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Sempre più vicino al Marocco. Lapponi e udmurti sono troppo siberiani, e i russi sono su quella scia.
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