Il primo caposaldo identitario del lombardesimo è indubbiamente rappresentato dall’etnonazionalismo, soprattutto se corroborato dall’istanza völkisch: sangue, suolo, spirito. Il nazionalismo etnico costituisce il fulcro dell’ideologia lombardista, poiché mette in chiaro che la Lombardia ha un’etnia, un popolo e una nazione. Chi si dice etnonazionalista, ed è serio, prende le distanze tanto dal patriottismo di cartapesta all’italiana quanto dal “nazionalismo” civico alla catalana perché il proprio identitarismo poggia sulle solide basi, summenzionate, del sangue del popolo, del suolo della patria e dello spirito della nazione, ossia cultura e civiltà, nato dall’incontro dei primi due. L’etnia, intesa come insieme di genti coese da cultura, lingua, spiritualità, tradizione e dato biologico, si fa perno di una nazione e nel caso granlombardo tale nucleo è costituito dallo spazio della Lombardia etnica, che coincide col bacino idrografico del Padus. Una nazione degna di questo nome può dunque contare su una omogenea comunità di popolo, altrimenti si tratterà del classico stato-apparato ottocentesco, di ispirazione giacobino-massonica.
Ed è, questa, la natura dell’Italia contemporanea, una finta nazione fondata su di uno Stato che non ha radici etniche e la cui cultura non è altro che un idioma regionale (toscano) elevato a lingua “nazionale” – cioè di un Paese inesistente – unito alla religione cattolica e ad una stantia romanità artificiale. Con tali criteri, fiorentino letterario a parte, potrebbero dirsi italiani tutti i popoli romanzi occidentali. Se proprio vogliamo parlare di Italia riferiamoci all’Italia etnica, ovvero all’attuale centrosud della Repubblica Italiana (con Corsica, Malta e Pelagosa), dove un’etnia, o quantomeno un gruppo etnoculturale, esistono e riflettono un’italico-romanità che sia un minimo sensata. Del resto è pure lo spazio linguistico dell’italoromanzo. L’etnicismo unito al nazionalismo è oggi più che mai doveroso, se vogliamo poter parlare seriamente di nazioni e archiviare esperienze fallimentari come quella tricolore. Il lombardesimo vuole ridare linfa vitale all’etnia lombarda, affinché si faccia volano della nazione e della sua indipendenza.
