Il lombardesimo, in quanto nazionalismo etnico lombardo, è decisamente schierato a favore dell’indipendenza della Lombardia, ovviamente come nazione storica. Sin dagli esordi, ha messo in chiaro che il processo di affrancamento del sentimento identitario cisalpino deve culminare nella liberazione delle Lombardie dall’Italia, e da ogni altro ente sovranazionale mondialista. Da lombardisti, infatti, abbiamo sempre pensato che il primo passo consista nell’opera di divulgazione culturale, relativamente alla nostra vera identità , anteponendo l’etnonazionalismo all’indipendentismo, ma precisando che la Lombardia debba essere una nazione unita, libera e sovrana, perché non ci possono essere ambiguità su questo. Siamo fieramente indipendentisti lombardi, chiarendo comunque che il nazionalismo etnico presuppone l’indipendentismo, ma non viceversa. È risaputo come in Europa e altrove, sovente, l’indipendentismo sia una bandierina agitata da mani progressiste, perché priva di nette connotazioni völkisch. Il lombardesimo non vuole equivoci, in merito, e per l’appunto si definisce anzitutto etnonazionalista, esaltando razionalmente sangue, suolo, spirito. Anche perché, capiamoci: a che pro battersi per l’indipendenza della Lombardia se non si pone seriamente una questione etno-razziale? O forse vogliamo svuotare ‘Lombardia’ e ‘lombardi’ dalla loro squisita accezione di sangue?
L’identità non è solo lingua, cultura, tradizioni, è anche sangue e terra, binomio formidabile del credo etnicista, e dal loro incontro nasce lo spirito, la civiltà di un popolo. In un mondo vieppiù globalizzato perdiamo di vista i connotati schiettamente identitari di una popolazione, arrivando quasi a vergognarci di definirla nazione, pur essendola! E la Lombardia è proprio una nazione, a patto che venga inquadrata nella sua corretta cornice etnica, culturale, storica, sgombrando il campo dalle banalizzazioni generate dalla misera Regione Lombardia, entità artificiale senza storia creata da Roma (basti solo pensare al suo simbolo). I lombardi non sono italiani, laddove per ‘italiani’ si intendano i popoli peninsulari, mediterranei, di influssi greci, di eredità italico-romana od etrusca, e parlanti idiomi italoromanzi. Quella è l’Italia, l’Italia etnica, una nazione ben distinta dalla Lombardia (come dalla Sardegna), e un ragionato indipendentismo lombardo mette le cose subito in chiaro. Ma questo è possibile grazie alla cultura militante, altrimenti ci si ridurrebbe allo spoetizzante padanismo ossessionato dai quattrini.
