VI – Razzialismo

Se il lombardesimo prende le distanze dal razzismo canonico, inteso come gerarchizzazione, odio e violenza discriminatoria di una o più razze ai danni delle altre, abbraccia invece il razzialismo, e cioè il credo nelle stesse, la tutela della loro biodiversità e la promozione di misure atte a far sì che ogni popolo venga preservato, contrastando immigrazione, meticciato e società multirazziale. Le razze umane esistono, e basterebbe anche solo non avere ideologiche fette di salame sugli occhi per capirlo, ed esistono soprattutto per la scienza che sfugge dalle maglie del regime e afferma la bontà del concetto in esame. Cosa intendiamo per ‘razza’? Presto detto: un gruppo di popolazioni che per un certo numero di caratteri comuni possono essere distinte da altre appartenenti alla stessa specie; questi caratteri comuni vengono trasmessi ai discendenti per via ereditaria, e non si tratta dunque di solo fenotipo ma pure di genotipo. Sinonimi di ‘razza’ sono ‘ecotipo’ e ‘subspecies‘, che da una parte alludono alla separazione geografica dei continenti, dall’altra alla filiazione dalla medesima specie, che è l’Homo sapiens.

La razza non è quindi l’etnia, concetto più culturale che biologico, mentre la prima è concetto squisitamente biologico, che passa per l’antropologia fisica (e dunque la morfologia) e la genetica delle popolazioni (perciò i geni e l’ereditarietà). Il razzialismo, riconosciuto e adottato dal lombardesimo, si limita a sostenere l’esistenza delle razze umane – e anche l’uomo è un animale, mi pare, pertanto può essere suddiviso in sottospecie – e a difendere la biodiversità umana come una ricchezza inestimabile da preservare dagli agenti corruttori sul libro paga del mondialismo. Un tempo, il razzismo era semplicemente lo studio delle razze umane, mentre oggi ha assunto coloritura negativa, perciò è termine inutilizzabile. Ecco dunque il razzialismo, che ripudia tanto il suprematismo quanto l’egualitarismo, due ideologie che fanno un pessimo servizio alla causa scientifica, e riporta nel campo antropogenetico il dibattito sulla differenziazione umana. I lombardi sono caucasoidi europei (bianchi), appartengono alla famiglia sottorazziale europide, e la loro etnia attinge biologicamente dalla subspecies. Il dato razziale non può essere ignorato, perché permette anche un corretto inquadramento della questione identitaria.