Con la fine della guerra fredda, la Nato è passata da teorica alleanza difensiva contro il blocco sovietico a palese strumento di azione aggressiva dell’imperialismo americano, in Europa e in Medio Oriente. Per giunta, la grottesca giustificazione di questa banda di guerrafondai è quella di voler esportare la libertà , tentando goffamente di nascondere sotto al tappeto le evidenti malefatte dell’organizzazione atlantista. Bisogna dunque uscire dallo sciagurato Patto Atlantico, che del resto è al servizio di un unico padrone, quello americano, e riportare il controllo delle basi militari su suolo lombardo a favore delle forze armate granlombarde. L’occupante statunitense va cacciato, assieme al suo ascaro italico, e la sovranità militare sulla Grande Lombardia va restituita ai legittimi proprietari di questa terra, che sono i lombardi. I “nazionalisti” tricolori ritengono che l’indipendenza della Lombardia sia un favore al mondialismo e alle organizzazioni sovranazionali; peccato che sia proprio la loro Italietta ad essere pedina di Usa, Nato, Ue, in quanto stato-apparato di matrice giacobino-massonica che di nazionale non ha alcunché.
La Nato è espressione dell’Occidente a trazione yankee, e di tutti i suoi disvalori. Il “mondo libero” di cui parlano non è altro che una società pervertita e degenerata animata dall’ossessione per il denaro, il consumo, il progresso e lo sviluppo – quindi per il capitalismo – in cui i popoli sono schiavi dell’affarismo e dell’alta finanza, e privati della vera sovranità nazionale. Il concetto di libertà euro-atlantico è soltanto una patetica menzogna frutto dello sfrenato individualismo all’americana, poiché le nazioni europee occidentali non sono affatto libere. I padroni dell’Europa ridotta ad Unione Europea si inventano, di volta in volta, dei nemici che incarnerebbero il peggio del pianeta, e questo solamente perché fieri avversari del marasma variopinto, tenuto assieme dal feticcio del grande capitale, che viene rappresentato dalla società occidentale. Oggi come ieri il “mostro” è la Russia, e l’attualità ci illustra alla perfezione la campagna d’odio mossa dagli atlantisti contro Mosca. Ma noi lombardisti sappiamo bene dove e a chi guardare, per il nostro futuro geopolitico, e questo qualcuno non si trova oltreoceano: la nostra vocazione è l’Euro-Siberia, e la Russia ne è parte fondamentale.
