23) Sicurezza

Creazione di forze armate e di polizia composte di soli lombardi e istituzione di una Guardia Nazionale Lombarda. Smobilitazione e rientro in patria delle forze d’occupazione italiane. Sviluppo della sicurezza informatica, oggi cruciale. Oltre che dalle minacce interne, la sicurezza della comunità nazionale deve essere garantita anche da eventuali aggressioni esterne, istituendo la leva obbligatoria per i giovani uomini. Si deve assicurare, altresì, una salda stabilità politica, sociale ed economica ad una vera Europa delle nazioni e sviluppare un’adeguata opera di opposizione alla globalizzazione e allo status quo mondialista. Il servizio di leva, alternativo al servizio civile obbligatorio (quest’ultimo destinato, in particolar modo, alle ragazze), deve svolgere anche il compito di istituzione sociale di supporto allo sviluppo etico del giovane. Parlando di difesa, una salda rete di alleanze europee, che puntino al raggiungimento di una buona autarchia economica a livello continentale, è la soluzione ideale per garantire l’integrità dell’Euro-Siberia, messa a repentaglio dalle aggressive economie emergenti e, naturalmente, dal tradizionale nemico della sovranità continentale, gli Usa.

È necessario promuovere una strenua resistenza alla globalizzazione incontrollata e all’instaurazione del nuovo (che poi è il vecchio) ordine mondiale. La stessa Italia è una pedina fondamentale nello scacchiere atlanto-americano, e la sua unità politica è la garanzia della cattività degli “italiani”, a partire da noi lombardi. Sovente, ci sentiamo dire dai patrioti tricolori che l’indipendentismo farebbe il giuoco del sistema: nulla di più demenziale. Infatti, è proprio il nazionalismo italiano ipertrofico a fungere da utile idiota al servizio del mondialismo, perché del tutto prostrato di fronte al maligno concetto di Stato-nazione ottocentesco. Il lombardesimo, invece, che è etnonazionalismo cisalpino declinato, ovviamente, in chiave indipendentista, è nemico giurato dell’Occidente a trazione americana, al cui carrozzone è asservita la misera Italietta. La sovranità della Grande Lombardia è sinonimo di libertà per le nostre genti, una libertà che deve passare anche per un esercito, un’aviazione, una marina e delle forze di polizia, naturalmente composti di uomini lombardi (ma ci può essere spazio per un servizio ausiliario femminile), devoti alla nostra patria. La Lombardia non è Italia, ed è bene che gli italiani, quelli veri, badino alla loro terra.