Salvaguardia della salubrità del proprio ambiente, dell’alimentazione e dello stile di vita, presupposto alla base della salute di ogni persona, controllabile dall’individuo stesso: cruciale importanza va data all’opera di educazione e sensibilizzazione di tutta la popolazione, col fine di far comprendere ai membri della comunità nazionale che sono i principali responsabili del proprio stato di salute (a tutto vantaggio, così, anche della sanità pubblica). Dovrebbe essere poi palese che, in quanto persone razionali, siamo fermamente contrari all’uso e alla legalizzazione delle droghe pesanti e leggere (tabacco incluso) nonché all’abuso di alcol. Educare ad un corretto stile di vita è anzitutto compito della famiglia e della comunità , ma poi anche della scuola, del mondo del lavoro, dello Stato stesso. La Grande Lombardia, purtroppo, è inserita nel mondo occidentale, il che comporta l’adozione di usi e costumi, e mode, spesso e volentieri contrari al buonsenso e ad una condotta sana, a partire dalla propria dieta.
Cibo spazzatura, tabacco, alcol, droghe, uniti ad una vita sedentaria e stressante in città tentacolari, inquinate e cementificate ossessivamente, mettono duramente a repentaglio la salute, soprattutto dei più giovani, che troppo spesso adottano mode e stili di vita distruttivi, ispirandosi alla Babilonia d’oltreoceano. Naturalmente è la persona medesima che dovrebbe condurre un’esistenza il più sana possibile, rinunciando al vizio e condannando tutto quello che avvelena corpo e mente, ma la comunità , rappresentata da uno Stato che sia degna espressione della nazione, ha il diritto e il dovere di ergersi a modello, soprattutto per educare i più giovani, ma anche per rieducare gli adulti dando il buon esempio. Bisogna capire che il vizio non ricade soltanto sul singolo ma anche sulla stessa popolazione, chiamata a pagare e rimetterci per colpa dell’individuo poco virtuoso. Adottare una vita sana è nell’interesse di tutti, e in questo senso non si tratta soltanto di cibo, alcol o sostanze ma pure di praticare attività fisica, recuperare il contatto con la natura e vivere esistenze virtuose ispirate ai valori e ai principi dell’etno-razionalismo lombardista.
