Per quanto la Grande Lombardia sia sovrappopolata e una riduzione della popolazione sia cosa buona e giusta, l’attuale tasso di fertilità degli indigeni ha raggiunto un livello troppo basso per l’autosostentamento della nazione. Per questo motivo vanno predisposti adeguati sostegni alle famiglie con figli, contrastando la precarietà giovanile e riducendo il costo degli affitti. Dall’altro lato è anche importante stimolare nei ragazzi e nelle ragazze una salutare presa di responsabilità circa le loro azioni. Servono incentivi per la crescita demografica indigena, naturalmente in linea con i criteri di ecosostenibilità e di contenimento della secolare sovrappopolazione padana: sostegni alle famiglie appunto, contrasto alla disoccupazione giovanile, garanzie e migliorie per il benessere e la sicurezza dei lavoratori. Molto dipende, tuttavia, da educazione e valori; lo Stato deve supportare economicamente e socialmente le giovani coppie ma deve anche promuovere responsabilizzazione mediante famiglie e comunità , facilitando così una salutare coscienza patriottica, fondamentale per garantire un futuro roseo alla nostra nazione.
Certamente, resta il problema della densità demografica, peggiorata dall’immigrazione di massa dall’Italia meridionale e allogena in genere. La sovrappopolazione è una delle peggiori piaghe della Cisalpina, soprattutto occidentale, se pensiamo che la densità demografica globale del nostro territorio è di circa 220 ab./km², un altissimo sovrappopolamento, con esiziali ricadute su comunità e ambiente. Situazione ancor più drammatica se consideriamo la sola Lombardia etnica, basti pensare alla spaventosa densità dell’attuale Regione Lombardia, 418,85 ab./km²! I milioni di allogeni dilagati nel territorio cisalpino hanno drasticamente peggiorato un quadro già di per sé (in talune aree) problematico. Proprio per tale ragione le stime lombardiste parlano di una popolazione massima sostenibile di 4 milioni di abitanti, anche se forse la cifra, concepita dal camerata Roncari, è un po’ troppo al ribasso. Diciamo dunque che l’ideale sarebbe tra i 5 e i 10 milioni, con una densità demografica massima sostenibile attorno ai 30 ab./km². Il blocco dell’immigrazione, i rimpatri e i ricollocamenti, il controllo delle nascite garantirebbero una situazione il più possibile vicina all’optimum granlombardo.
