Razza

Concetti come etnia, popolo e nazione non possono prescindere da quello basilare di razza, che rappresenta il fondamento biologico e antropologico delle diverse popolazioni umane. Anche l’uomo è un animale, pertanto non è possibile inquadrarlo senza accezione razziale, eziandio perché essa rappresenta una fiera opposizione al sistema-mondo e ai suoi disvalori miranti alla distruzione dell’identità delle vare nazioni, a partire da quelle europee. La razza consiste in quell’insieme di caratteri fisici e genetici che vengono trasmessi ai discendenti e che costituiscono le varie suddivisioni in cui l’umanità si rispecchia; ‘razza’ può anche essere sostituito dal termine ‘subspecies‘, ancor più scientifico, che rimarca la tassonomia dell’essere umano: genere, specie, sottospecie, sottorazza, fenotipo, etnia. Nel nostro caso si parlerà di razza caucasoide/europoide di ramo europide, che riguarda i cosiddetti bianchi, le popolazioni indigene dell’Europa. Secondo i tromboni del politicamente corretto la razza è soltanto un costrutto sociale e culturale: un concetto molto interessante, perché non pensavo che indice cefalico, angolo facciale, punti craniometrici e somatotipo fossero delle astrazioni nazifasciste…

Le razze esistono, e sono nate dalla separazione continentale, dall’adattamento climatico, dalla dieta e dalla selezione sessuale, nonché dall’eredità genetica e antropologica dei vari popoli della terra. Nulla di opinabile o di socioculturale, checché ne dicano gli antirazzisti, che del resto portano avanti una ben precisa agenda volta allo sradicamento e alla liquidazione della biodiversità, per favorire i truci disegni del sistema-mondo e del capitalismo. La scienza non asservita ci parla tranquillamente di diversificazione razziale, e basterebbe non avere ideologiche fette di salame sugli occhi per accorgersene e riconoscere che non esiste alcuna “razza umana”, bensì specie umana suddivisa in varie sottospecie (fondamentalmente 5-6). Razzismo? Nient’affatto, natura. È poi evidente che il concetto di razza possa anche, poeticamente, ammantarsi di peculiarità spirituali, intellettuali, caratteriali, psicologiche perché i popoli del pianeta non sono tutti uguali. Per fortuna, direi. Paradossalmente, il vero odio razziale è di coloro che disprezzano la diversità e vorrebbero annullarla nel meticciato, il tutto per favorire tristemente gli imperialismi antifascisti. Ma la verità non può essere cancellata, ed è per questo che pure l’uomo è caratterizzato razzialmente, con buona pace delle ideologie.

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