Sesso

È chiaro che il sesso ricopra un ruolo assai importante nelle dinamiche relazionali della comunità, anche se il suo valore eminentemente riproduttivo ha perso quella centralità che aveva un tempo, in particolare in Europa. Oggi, in una società ipersessualizzata che perverte soprattutto il corpo femminile per veicolare bassi appetiti consumistici, i rapporti intimi appaiono più che altro alla stregua di intrattenimento ludico occasionale e promiscuo, spesso mordi e fuggi, isterilito da un edonismo che liquida maternità e paternità come zavorre patriarcali intollerabili. Se il retaggio sessuofobico semitico, promosso dal cristianesimo, poco aveva a che fare con lo spirito gentile europeo (si parla di eterosessualità, logicamente), va da sé che il suo opposto, l’orgia di erotismo e passione distorti cavalcata dal capitalismo, non sia migliore, in un Occidente che peraltro incensa a piene mani la pornografia e tollera la prostituzione. Questo discorso vale anche per quelle tizie che decidono di mettersi in vetrina su internet, a pagamento, lucrando su guardoni e maniaci dell’autoerotismo.

Come lombardisti siamo dell’idea che vada riscoperta la funzione procreativa dei rapporti sessuali, pensando in particolar modo alla drammatica situazione demografica della Grande Lombardia, senza necessariamente condannare da bigotti il divertimento fine a se stesso. Chiaro, sarebbe preferibile vivere la sessualità a guisa di legame carnale inserito in una piena relazione, progettando un futuro famigliare, ma non vogliamo ficcare il naso nelle camere da letto dei lombardi. Ripeto: parliamo di eterosessualità. Circa l’omosessualità il nostro atteggiamento è di rifiuto ed esecrazione, visto che oggi, oltretutto, ha assunto un significato anti-identitario e anti-tradizionale strumentalizzato dal sistema. Non condividiamo la posizione del cristianesimo, e non critichiamo la contraccezione (a patto che non comporti soluzioni abortive): è evidente che non si possa avere amplessi solo ed esclusivamente per riprodursi, per di più solo all’interno del matrimonio. Però, naturalmente, siamo a favore di una visione valoriale del sesso, che lo ripulisca e preservi dalla degenerazione contemporanea (e commerciale) promossa dall’Occidente materialista e che lo inglobi nella dimensione comunitaria, anche come mezzo di esaltazione endogamica.