
Il 3 aprile del 1077 nacque lo Stato patriarcale di Aquileia, anche detto Patriarcato di Aquileia, che più tardi venne ribattezzato Patria del Friuli (Patrie dal Friûl, in friulano). Fu uno stato vassallo del Sacro Romano Impero dal 1077 al 1420, anno in cui venne conquistato dalla Repubblica di Venezia. Il suo territorio non si limitava all’attuale Friuli, ma inglobava la Venezia Giulia, parti dell’Istria, il Cadore, parti di Carinzia, Carniola e Stiria. Univa così al mondo latino friulano quello germanico dell’Austria e quello slavo delle future Slovenia e Croazia. La residenza del patriarca era, nominalmente, Aquileia, ma un ruolo importante ricoprivano anche Cividale e Udine, che divennero capitali a tappe diverse. Il Patriarcato seguì la Marca di Verona e Aquileia e precedette la conquista del Friuli da parte della Serenissima. La nascita dello Stato friulano si deve all’investitura feudale di Sigeardo di Beilstein, patriarca bavarese, primo di una lunga serie di governanti germanici fedeli all’imperatore; il loro titolo era quello di principi dello Stato patriarcale di Aquileia.
Naturalmente, il 3 aprile, in ricordo dell’istituzione del Patriarcato, è degna festa del Friuli, anche perché questa significativa istituzione politica della Padania medievale non solo raggiunse una certa unità territoriale, che racchiudeva l’intera Carnia, ma si dotò nel tempo (a partire dal XII secolo) di uno dei parlamenti più antichi d’Europa, espressione della società friulana in termini di nobiltà, clero e anche di comuni. Questa istituzione durò oltre sei secoli, fu mantenuta anche sotto il dominio veneziano, e venne abolita dal Bonaparte solo dopo il 1805. Simbolo dello Stato patriarcale-Patria del Friuli, e del Friuli/Carnia, è il famoso vessillo con aquila araldica dorata con le ali aperte, su sfondo blu (rosso nel caso della bandiera usata in tempo di guerra), la cui origine risale ai sigilli del principato; ma il motivo dell’aquila araldica campeggiava anche su monete e pitture murali, in particolare sulle monete del patriarca Bertrando di San Genesio (1334-1350). Di sicuro la bandiera friulana è molto antica, come antica è la coscienza identitaria di un popolo, il friulano, che ha saputo conservare nel tempo l’orgoglio comunitario di appartenere ad una terra euganea, venetica, celtica (i Carni), gallo-romana, germanica (vedi i Longobardi), di lingua retoromanza, e crocevia di popoli, tra Lombardia e mondo mitteleuropeo.
