7 aprile (1167): il giuramento di Pontida

Giuramento di Pontida

Il 7 aprile 1167 è la data del giuramento di Pontida che sancì, secondo la tradizione, la nascita della Societas Lombardiae, la Lega Lombarda, creata per far valere i diritti dei lombardi di fronte all’opprimente pressione fiscale e alle angherie dell’Impero germanico. L’avvenimento non è storicamente accertato, ma la sua importanza simbolica è arrivata sino ai nostri giorni, passando per Risorgimento e primo leghismo (bossiano). Il solenne giuramento pronunciato nell’abbazia cluniacense del borgo bergamasco valse la decisione di unione e aiuto reciproco tra città lombarde, e di ricostruzione della città di Milano, rasa al suolo da Federico II Barbarossa. La Lega riuniva gran parte delle città lombardo-etniche e/o granlombarde, ma inizialmente era formata da Bergamo, Brescia, Mantova, Cremona, Milano, Ferrara, Lodi, Piacenza, Parma, Modena e Bologna e alcuni altri comuni. Successivamente ottenne l’appoggio di Venezia, Como, Novara, Vercelli, Asti, Tortona, Pavia e si fuse con la Lega veronese, dandosi un’organizzazione federale. La Societas venne vigorosamente sostenuta dal papa Alessandro III, in onore del quale venne chiamata Alessandria la piazzaforte sorta per contrastare il marchese del Monferrato, alleato del Barbarossa.

Al di là della lotta contro il SRI degli Staufer, frutto questo del mirabile connubio tra romanità continentale e Germania, nel nome dell’idea imperiale latina, e dell’appoggio papale e guelfo, Pontida fu un episodio simbolico importante della storia lombarda; una presa di coscienza dei cisalpini, che oltretutto non mettevano in discussione la bontà dell’Impero, ma chiedevano semplicemente maggiore autonomia al suo interno. Per la verità l’idillio durò poco, perché dopo aver sconfitto a Legnano il Barbarossa (29 maggio 1176) i comuni lombardi tornarono a scontrarsi e a lottare fra di loro per i propri interessi di parte. Questo, certo, non impedì la nascita della seconda Lega, nel 1226, volta a contrastare le mire di Federico II, che voleva revocare i privilegi dei comuni ottenuti grazie alla Pace di Costanza (1183): la Lega Lombarda venne sconfitta a Cortenuova (Bergamo) nel 1237, ma batté lo Svevo a Parma e Fossalta (1248-49). Nonostante il giuramento sia un fatto più mitico che storico, nebuloso, di cui non si hanno fonti dirette, resta nell’immaginario collettivo lombardo come orgoglio civico dei liberi comuni padani uniti per la propria autodeterminazione, anche se la connotazione (neo)guelfa dell’evento risulta indigesta. Così come l’illegittima appropriazione da parte dei sostenitori del Risorgimento. Quel che importa è leggervi l’affermazione di un’identità lombarda condivisa che abbraccia tutta la Lombardia etnica e storica, ossia la volgare “Altitalia”, a cominciare dal bacino imbrifero del Padus.

Lascia un commento