
Il 19 luglio del 1747 si combatté la battaglia dell’Assietta, in Val Chisone (Piemonte), tra il Regno di Sardegna sabaudo di Carlo Emanuele III e il Regno di Francia di Luigi XV. Fu un episodio della Guerra di successione austriaca, in cui il Piemonte era alleato degli austriaci contro gli eserciti franco-spagnoli, che miravano alla conquista della Padania. La battaglia fu vinta dai piemontesi agli ordini di Giovanni Battista Cacherano di Bricherasio, e secondo la leggenda fu decisiva la resistenza del Conte di San Sebastiano, che rifiutando di ritirarsi pronunciò la famosa espressione subalpina bogia nen, “non ti muovere”, passata a designare i soldati piemontesi e lo stesso popolo della Lombardia etnica occidentale. Le truppe austro-sabaude, 4.800 soldati, sconfissero così 40.000 francesi guidati dal Conte di Belle-Isle, che perì in battaglia. Tale ricorrenza, giustamente, è ancor oggi celebrata dai piemontesi ed è degnamente la festa popolare dello stesso Piemonte (anche detto Taurasia, utilizzando l’antico toponimo di Torino, dal sapore etnico, in riferimento agli avi celto-liguri Taurini).
Il 1747 fu anche l’anno in cui il barone von Leutrum (generale tedesco al servizio dei Savoia e popolare personaggio celebrato dai subalpini come Barôn Litrôn) respinse vittoriosamente un assalto franco-spagnolo al Ponente ligure, mentre gli austriaci assediavano Genova. Il fatto d’arme più noto a cui il von Leutrum prese parte fu però l’assedio di Cuneo, nel 1744, in cui questi liberò la città da francesi e spagnoli, e che gli valse la riconferma a governatore della città e della sua provincia. Sono vicende belliche, queste, che possono essere accostate all’atto eroico di un altro grande personaggio popolare del Piemonte, che è Pietro Micca, il quale nel 1706 sacrificò la sua vita nella difesa di Torino facendo saltare in aria una galleria, al fine di impedire ai francesi che assediavano la capitale sabauda di penetrare nella cittadella. L’assedio terminò con la vittoria austro-piemontese dei soldati del principe Eugenio di Savoia e del duca Vittorio Amedeo II, e la conseguente sconfitta franco-spagnola. Ancor oggi, il 7 settembre (che nel 1706 significò lo scontro finale tra sabaudi e transalpini), viene celebrato un Te Deum di ringraziamento presso la Basilica di Superga, fatta costruire dai Savoia a ricordo della vittoria.
