Lo studioso e linguista svizzero-tedesco Walther von Wartburg è colui che dà il nome alla nota linea linguistica, o fascio di isoglosse, Massa-Senigallia, più approssimativamente detta anche La Spezia-Rimini. Tale confine culturale marca una distanza netta tra il mondo romanzo propriamente occidentale, che nel caso padano-alpino è rappresentato dalla Gallo-Romània, e quello tradizionalmente ritenuto orientale, che oltre all’ambito balcano-romanzo comprende quello italo-romanzo. La Romània occidentale include Iberia, Gallia Transalpina e Cisalpina, con ogni territorio neolatino a nord delle Alpi, e nel contesto padano-alpino anche quelle lingue che non risultano propriamente galloromanze: alludiamo al ligure, al veneto, all’istrioto (lo statuto dell’estinto dalmatico è controverso). Gallo-italico e retoromanzo formano la Gallo-Romània cisalpina, con il secondo ancor più occidentale e conservativo del primo che per via dell’influsso erosivo del toscano ha perduto alcuni tratti schiettamente galloromanzi oggi conservati dal ladino in senso lato (ad esempio palatalizzazione e plurale sigmatico). Ma un tempo, come più volte ricordato, la Padania era linguisticamente unita, prima che volgare fiorentino e veneziano irrompessero nel continente.
La linea del von Wartburg coincide col confine etnonazionale meridionale della Grande Lombardia, che corre lungo lo spartiacque appenninico; anche se aree come Massa, l’antico ager Gallicus (odierna provincia di Pesaro-Urbino) e Senigallia possono apparire mistilingui, specie la cittadina oggi sotto la Regione Toscana, restano ricomprese nello spazio geografico cisalpino e non possono essere lasciate sotto il dominio italiano. La linea ideale Magra-Rubicone, di origine romana, coincide più con la La Spezia-Rimini, che però priva la Padania di ambiti indubbiamente nazionali come la Lunigiana e il settore terminale delle Romagne. Ciò sia detto tenendo in considerazione il fatto che da un punto di vista genetico l’intera Romagna, per certi versi l’Emilia orientale e soprattutto la parte settentrionale delle Marche, gallo-italica, risultano essere territori abitati da popolazioni crocevia tra Lombardia e Italia, che infatti si sovrappongono alla Toscana. Ma i geni non sono tutto, e sebbene i toscani appaiano più a ponente del mondo storico romagnolo non possono comunque rientrare nel novero etnoculturale delle Lombardie.
