11-14 novembre (583 a.e.v.): la fondazione di Milano

Antares

Tra l’11 e il 14 di novembre, del 583 avanti era volgare, si colloca la fondazione della celtica Milano (Medhelan?), la capitale storica lombarda. Secondo la tradizione (analizzata da uno studioso di cose celtiche di Lombardia, declinate in chiave archeo-astronomica, quale Adriano Gaspani), nel periodo che ruota attorno alla cosiddetta estate di San Martino (poco dopo il Capodanno celtico, in concomitanza con l’Avvento ambrosiano), i Celti insubrici eressero un nemeton, un santuario, in base alla mappatura della volta celeste nel tempo dell’anno in questione. L’orientamento dell’ellissi, del tracciato dell’edificio religioso compiuto dai druidi, seguiva infatti l’allineamento degli astri del 583 a.e.v., basandosi soprattutto sulla levata della stella Antares (la più luminosa della costellazione dello Scorpione) assieme al sole. La dedicazione del ‘santuario di mezzo’ (MedhelanMediolanum) venne così a coincidere con lo spartiacque astronomico tra estate e inverno, e non è forse un caso che il calendario liturgico ambrosiano della Chiesa milanese cominci l’Avvento (al solstizio d’inverno, cioè al Natale del sole) due settimane prima di quello di rito romano.

Il fulcro del nemeton era situato nell’odierna Piazza della Scala, la cui scelta deriva dalla direzione del tramonto del sole al solstizio d’estate dietro il Monte Rosa, e dalla levata della stella Capella, sacra alle popolazioni galliche, dietro il Resegone. La festa di San Martino, celebrata l’11 novembre, discende dunque da un insieme di reminiscenze celtiche (tra cui si ricordi anche la ricorrenza dei mariti cornuti, frutto di antichi rituali pagani connessi alle fiere del bestiame cornuto e all’abbondanza, dunque alla fecondità, ma anche ai bagordi delle consorti e allo scherno dei “becchi”…), al solito storpiate dalla Chiesa, legate al movimento degli astri e al cammino autunno-invernale del sole, in cui viene a collocarsi anche la fondazione sacra di Milan. La leggenda classica di Belloveso situa la nascita di Milano durante le calate galliche della seconda Età del Ferro (Cultura lateniana), ma con tutta probabilità va anticipata al contesto golasecchiano, tanto che il santuario insubrico di Medhelan era punto di riferimento per varie tribù celtiche del periodo, tra cui gli Oromobi di Como e Bergamo (secondo alcuni un’articolazione religiosa interna alla famiglia degli Insubri, un’anfizionia).

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