3) Definizione e preservazione dell’etnia lombarda

Nazionalità e cittadinanza devono finalmente coincidere, mediante la congiunta applicazione di ius sanguinis e di ius soli. Per definire la lombardità di un individuo vi sono due differenti criteri, uno più moderato l’altro più severo: il primo è quello dell’associazione politica Grande Lombardia, secondo il quale è lombardo chi ha 4 nonni biologici geneticamente europei, di cui almeno 2 geneticamente lombardi; il secondo è il criterio sizziano, del sottoscritto, ed è più rigido perché reputa lombardo chi ha 4 nonni biologici, ovviamente europidi, cognominati alla cisalpina e la cui residenza in Lombardia risalga almeno al 1900. La cosa su cui le due visioni concordano è la necessità del legame di sangue diretto con la terra lombarda, tollerando blandi apporti genetici di popolazioni compatibili con la nostra. Vengono in mente, anzitutto, le genti dell’arco alpino, ma anche “francesi”, “tedeschi” e nord-italiani (toscani e corsi). Più problematica la questione sud-italiana: l’esodo del secondo dopoguerra e il massiccio fenomeno di ibridazione ha portato, in talune zone padane, ad un vero e proprio etnocidio ai danni della popolazione lombarda. Si pensi allo sciagurato “triangolo industriale”.

Gli italiani etnici, segnatamente del sud, sono da noi giudicati incompatibili con la schiatta cisalpina, anche alla luce di quanto accaduto nella Grande Lombardia occidentale, e ricordato pocanzi. La spaventosa disgregazione del tessuto etnoculturale originale della Padania è stata una catastrofe, perché ogniqualvolta un popolo si estingue, anche se ricco e sviluppato, è una rovina irreparabile nei confronti della biodiversità e di quel positivo etno-pluralismo che contraddistingue il pianeta. Infatti, a proposito di biodiversità, millenni di evoluzione e di sviluppo della stessa non devono essere distrutti per capricci di chi non sa controllare i propri impulsi. Bisogna, dunque, favorire le unioni tra lombardi, tollerando unicamente blandi apporti di genti compatibili, viste poco sopra. Meticciato e ibridazione sono fenomeni esiziali che vanno condannati (anche per le ovvie ricadute culturali), dissuadendo le unioni miste. E questo anche nell’interesse identitario degli altri popoli (europei e non) ritenuti da noi estranei all’ADN cisalpino. L’etnia (gran)lombarda va rinsanguata, bloccando eziandio l’italianizzazione che, come detto, ha cagionato un democratico genocidio dei cisalpini occidentali, dei lombardi etnici.

Lascia un commento