Popolo

Riconoscendo la Grande Lombardia come una nazione caratterizzata da peculiare identità, non possiamo che parlare del popolo, e cioè dell’insieme di genti lombarde che costituiscono la base d’appoggio fondamentale del concetto di nazione. Un popolo, frutto dell’unione di più popolazioni, consiste in tutta una serie di caratteristiche identitarie, tradizionali, etniche, linguistiche, culturali e antropologiche che ci portano, giustamente, ad argomentare di un’entità coesa al suo interno e contraddistinta da una forte unità comunitaria. Il popolo, pertanto, viene a coincidere con l’etnia, la nazione, la comunità, e l’auspicio lombardista è quello di affrancare la popolazione lombarda inserendola in un quadro etnonazionale che sappia rappresentare al meglio tutti i popoli d’Europa, rigettando gli stati-apparato, come la stessa Repubblica Italiana. Perché è proprio il popolo, dunque la nazione, a legittimare uno stato, non viceversa, ed è logico che senza fondamenta popolari e nazionali qualsiasi ente statuale appaia privo di linfa vitale, mero organismo burocratico dai risvolti tirannici.

E, d’altra parte, si può davvero parlare di popolo quando venga a sussistere quella fondamentale fisionomia identitaria figlia della stratificazione etnica, culturale, linguistica, che anche antropologia e genetica ci dicono scientificamente provata. Se esiste un popolo granlombardo è perché esso condivide dei tratti identitari peculiari che non si ritrovano altrove, assemblati nella maniera originale granlombarda, ed è per questo che il “popolo” italiano dalle Alpi alla Sicilia semplicemente sia artificiale, retorico. La Grande Lombardia – e, in modo speciale, la Lombardia etnica – oppone all’Italia statolatrica un quadro relativamente omogeneo che è prodotto delle vicende storiche delle nostre genti, le cui radici affondano nel passato celtico, gallo-romano, longobardo, tenendo certo in considerazione anche gli apporti minori di altri popoli antichi (minori in senso di unità nazionale, si capisce). E se possiamo, dunque, trattare di popolo cisalpino è grazie alla plurimillenaria famiglia che si pone a fondamento della comunità granlombarda, indispensabile al fine di inquadrare correttamente la genesi di una futura entità politica etnostatuale.