L’ambiente marittimo interessa anche la Grande Lombardia: Liguria, Romagna, Emilia orientale, lagune venete e friulane (con le coste giuliane). Al di là dell’ambito ligure, l’Alto Adriatico presenta un aspetto distinto da quello tipicamente mediterraneo e si smarca, infatti, dal contesto ambientale peculiare dell’Italia etnica e delle isole; per tale ragione l’impatto col mare dei granlombardi differisce da quello degli italiani, e la Cisalpina rimane una terra subcontinentale. La Grande Lombardia è, prevalentemente, terragna: planiziale, collinare, prealpina, alpina, appenninica. Senza dimenticare i grandi laghi che contraddistinguono il cuore padano, e che hanno contribuito a plasmare l’identità etnoculturale degli indigeni. Salvo per le zone suddette, periferiche, il mare è qualcosa di estraneo, nei confronti del panorama lombardo, e la nostra indole non è caratterizzata da una storia marinara; il fulcro identitario cisalpino si staglia su di un orizzonte continentale, e anche per tale ragione il sottoscritto ritiene l’elemento marino, non solo estraneo, ma pure l’emblema di un mondo straniante latore di valori ben poco völkisch.
Taluno si ricorderà della mia famosa intervista targata 2011, “Non ho mai visto il mare”, in cui delineavo il mio attaccamento e radicamento nella terra orobica e lombarda e, assieme a ciò, la presa di distanze sizziana da tutto quello che si ricollega all’ambito marittimo, a livello mentale, caratteriale, valoriale, soprattutto se il mare in questione è il Mediterraneo (parlando di Europa, logicamente). L’apertura mentale, l’incontro fra popoli e culture, l’ibridazione, l’annullamento di identità e differenze, il dissolversi dell’individuo nel marasma multietnico, la promiscuità da spiaggia, gli scenari esotici, il naufragio degli ideali e delle virtù terragni sono alcuni degli aspetti da me sempre esecrati e che sono intimamente correlati al caos che imperversa da millenni a certe latitudini. Il lombardesimo non è animato da spirito talassocratico, e non a caso non ha alcuna simpatia nei confronti della Repubblica di Venezia, o di quella di Genova, realtà storiche periferiche, rispetto al nucleo etnico della Grande Lombardia. Il mare è un elemento naturale che riguarda anche la Padania ma che, certamente, non ne permea le radici identitarie più genuine e profonde.
