Il concetto di mondo si distingue da quello di terra, poiché il primo è la connotazione politica, ideologica e umana della seconda. Da un lato, appunto, il pianeta, dall’altro il cosiddetto villaggio globale che assurge a concezione geopolitica, e socioeconomica, alla base della globalizzazione e dello stesso mondialismo. Il sistema-mondo è il letto di Procuste che martoria razze, etnie e popoli del globo, con particolare accanimento nei confronti della culla della civiltà , e cioè l’Europa, il continente bianco; piegare ogni nazione sovrana all’agenda dell’unipolarismo americano, e dunque al senso più perverso del termine ‘Occidente’, significa annientare identità , tradizione, spirito in nome di un subdolo imperialismo che tutto omologa e livella, a scapito dell’uomo. Dietro all’accezione di mondo si cela anche l’universalismo, come se gli esseri umani fossero tutti uguali e non presentassero differenze biologiche, antropologiche e identitarie: non esistono più maschi e femmine, giovani e anziani, eterosessuali e omosessuali, abili e disabili, e ovviamente le razze vengono rinnegate e condannate all’estinzione, tramite il meticciato.
Se il pianeta Terra è quindi un patrimonio da salvaguardare, tanto per gli umani quanto per le bestie e i vegetali, il mondo, soprattutto oggi, assume il volto torvo dell’omogeneizzazione, della standardizzazione, di un pluralismo che diventa relativismo ai danni, ribadiamo, in particolare degli europidi, condannati a soccombere di fronte a fenomeni migratori selvaggi, società multirazziale, esogamia auto-genocida. E questo perché da decenni la razza bianca è demonizzata e criminalizzata al punto che gli stessi europei si vergognano di essere tali. Il mondo è l’ecumene di chi odia la biodiversità , e si trastulla, parimenti, col concetto di umanità : una trovata retorica, propagandistica, ipocrita grazie alla quale è possibile, per i parassiti nemici delle legittime patrie, polverizzare le nostre comunità a vantaggio del culto del danaro e del grande capitale. Un siffatto marciume ruota attorno al capitalismo, la novella peste nera che ha contagiato e straziato l’Europa, trascinandola negli abissi in cui giace la mostruosa America. La grande famiglia dei lombardi è l’Europa, anche declinata come consesso imperiale euro-siberiano, e non vi può essere spazio per l’ideologizzazione antifascista e antirazzista, dunque mondialista, del globo.
