Nella serata di mercoledì scorso, 19 febbraio, ho potuto partecipare in diretta alla nota trasmissione radiofonica de La Zanzara di Giuseppe Cruciani e David Parenzo, negli studi milanesi di viale Sarca. Non sono nuovo alle incursioni di Radio24, poiché in passato, in diverse occasioni, venni contattato telefonicamente proprio dal Cruciani. A chi interessa, ecco il mio intervento, tratto da YouTube. So che qualcuno storce sempre il naso, a proposito dell’opportunità di approfittare degli inviti dell’irriverente dittero, ma continuo a pensare che sia giusto metterci la faccia e sfruttare l’occasione per poter diffondere il fondamentale messaggio identitario. Questa volta, peraltro, era un diretta e non una telefonata registrata e poi tagliuzzata.
È stata un’esperienza diversa, divertente e a mio avviso molto utile e preziosa, poiché, pur sapendo del carattere e del clima della trasmissione (specie per il fastidioso sottofondo parenziano, condito da insulti e acide banalità), trovo importante partecipare ad iniziative che, per quanto possano prestarsi ad ambiguità e controindicazioni, offrono l’occasione di farsi conoscere, sentire e di portare la propria testimonianza. Certo, io stesso non sono esente da venature goliardiche e ironiche e so stare al clima scherzoso, senza però perdere di vista il fine ultimo, che è quello di poter discutere, in un modo o nell’altro, delle proprie posizioni.
Non vorrei rovinare la sorpresa a chi, leggendo questo articolo, non avrà ancora avuto l’opportunità di guardarsi il filmato, perciò non scenderò nei dettagli. Chi invece ha già potuto assistervi, in diretta o differita, avrà apprezzato gli interventi a proposito di antropologia fisica, genetica delle popolazioni, disamine craniometriche (anche dell’orvietano Cruciani e dell’ebreo Parenzo) e, naturalmente, di lombardesimo. Ho infatti beneficiato della possibilità di diffondere ulteriormente il mio credo etnonazionalista, incentrato sull’autoaffermazione e l’indipendenza della Grande Lombardia, che del resto è un tema profondamente intrecciato con lo studio antropogenetico e del territorio. Il culto razionale di sangue, suolo e spirito conduce alla preservazione identitaria e, di conseguenza, all’affrancamento del sentimento patriottico della nazione cisalpina.
Il sottoscritto è animato da sempre da un salutare fervore etnicista e razzialista, convogliato nel nazionalismo panlombardo. La coscienza comunitaria, l’orgoglio e il sentimento d’appartenenza, il rispetto e la ricerca dell’endogamia sono oggi più che mai necessari se vogliamo dare alla Lombardia una speranza di riscossa, rivincita e vera rivoluzione culturale e politica. Ogni strumento scientifico, volto alla contemplazione della natura biologica del nostro popolo, è altamente apprezzato, certamente nel rispetto di ogni altra realtà identitaria che non diventi un pericolo mortale lungo la via della nostra piena libertà.
A chi non ha assistito, buona visione, e a chi ha già dato mi auguro di aver potuto offrire un momento di riflessione e di acculturazione, con un pizzico di divertimento e di leggerezza, che a piccole dosi non guastano se intesi come intrattenimento culturale che dà l’opportunità di gustare sprazzi di costruttiva divulgazione razzialista. Sul finale del video, la grande sorpresa. Ho accettato l’invito della Zanzara anche per poter annunziare un lieto evento, che si spera fausto per tutta la popolazione cisalpina: la comunicazione ufficiale della nascita di Nazione Lombarda, di cui parlerò meglio nello scritto del soledì. Per questo, e chiaramente per l’ospitata, devo ringraziare la trasmissione, che mi ha permesso di parlarne. E pazienza per il consueto travaso di bile del povero David, molto avvezzo agli insulti e assai poco alle argomentazioni.
Salut Lombardia!

Onore!
"Mi piace""Mi piace"