La Craniometria

Il craniometrista

Ebbene sì, finalmente Paolo Sizzi si è deciso: vista l’incessante richiesta e l’occasione di unire l’utile al dilettevole, nasce l’angolo della Craniometria, in concomitanza con lo sbarco del Nostro su Twitch. Per far fronte alla domanda, mai sopitasi nel tempo, ecco l’idea di effettuare disamine craniometriche previo versamento di piccolo contributo pecuniario, 5 euro, facendo così un servigio alla curiosità antropologica degli utenti e ricavandoci un guadagno. Con altri 5 euro è possibile ottenere, inoltre, l’individuazione dell’areale etno-geografico e le popolazioni antiche di riferimento. Si può così accontentare la platea di quanti ambiscono ad ottenere una craniometria dal sottoscritto, che in tutti questi anni sono stati parecchi, mossi dall’interesse o anche solo dalla simpatia verso di me e verso la disciplina.

Visto che qui si tratta di denaro, è bene chiarire alcune cose fondamentali. La craniometria, branca dell’antropologia fisica, e parte fondamentale della craniologia, è una disciplina scientifica praticata da antropologi, e il campo d’indagine riguarda le popolazioni umane, antiche e moderne. Io non sono un antropologo, e nemmeno un craniometrista titolato, ma per passione, da molto tempo, mi occupo di analisi fenotipiche, grazie all’occhio allenato, alle conoscenze in materia di tipi fisici, e ad una certa sagacia descrittiva. Sono un amatore, è bene ribadirlo con forza, e mi baso, fondamentalmente, su fotografie, perché rilevare misure dal vivo mi verrebbe difficile. Naturalmente, l’esame ideale è quello sul campo.

Infatti, per praticare una soddisfacente classificazione, sarebbe necessario disporre di tecnologie e strumentazioni, e ovviamente misurare in presenza i soggetti interessati. Purtroppo l’antropologia fisica, per quanto studiata ancor oggi nelle università, andrebbe aggiornata, perché in molti casi si è rimasti a studiosi del ‘900. Il più noto nell’italofonia è certamente Renato Biasutti. Tra gli stranieri vale la pena ricordare Carleton Coon, Egon von Eickstedt, Hans Günther, Bertil Lundman, Joseph Deniker e altri reperibili anche in rete. Le loro opere sarebbero da aggiornare ed integrare con la genetica delle popolazioni, oggi basilare. Ricordiamo anche che su internet vi sono forum che trattano di antropologia fisica, e di classificazioni fenotipiche.

Orbene, nel dettaglio, cos’è questa Craniometria di chi scrive, Paolo Sizzi, alla luce di quanto detto? Si tratta di un esercizio amatoriale, ma fondato su presupposti scientifici, in cui, previo invio di tavole craniometriche, il Nostro si cimenterà in una descrizione fisica, con tanto di areale (e cioè di zone geografiche in cui il fenotipo in oggetto è distribuito) e di indicazioni circa le genti antiche che potrebbero essere accostate alla facies esaminata. 5 euro l’analisi del fenotipo, altri 5 euro per popoli moderni (areale) e arcaici.  Le tavole craniometriche consistono in tre fotografie scattate all’uopo, nel medesimo ambiente e con la medesima illuminazione, al cranio (neurocranio e splancnocranio) dell’individuo in questione: foto frontale, a tre quarti e laterale. Andranno accostate, formando così una tavola craniometrica tripartita, un trittico. Potete anche chiedere una tassonomia di terzi.

Cosa, invece, NON è la Craniometria del Sizzi? Non è un tirare ad indovinare le origini etno-geografiche, nazionali o regionali, di chi vuole essere classificato, anzi, per poter effettuare una disamina soddisfacente occorrerà specificare anche altezza, peso e radici almeno dei genitori. Naturalmente, avrò modo di suggerire, con l’individuazione del fenotipo e dell’areale, l’origine più consona, ma non si tratta di un quiz o di un test per vedere quanto più mi avvicino al corretto inquadramento dei natali della persona che desidera farsi scrutare. Superfluo aggiungere che le immagini spedite non verranno assolutamente conservate, ma prontamente cancellate subito dopo la valutazione.

Chi decide, dunque, di inviare le fotografie e di versare, prima della tassonomia, i 5 euro (più, eventualmente, gli altri 5 di supplemento) deve essere conscio di quanto detto, giusto per evitare lamentele o richieste di rimborso. La classificazione è oggettiva, non va in base a simpatie o antipatie, pertanto se si è contrariati dal responso ottenuto declino ogni responsabilità. Io sarò imparziale, basandomi sulle tavole e sui dati forniti, ma va da sé che non sono il detentore della verità fenotipica assoluta, stante anche la limitazione dovuta all’analisi basata su scatti fotografici. Qualcun altro potrebbe anche classificarvi in maniera differente dalla mia, anche se chiaramente si differirà per delle sfumature: se uno è dinaride conclamato non potrà mai venire spacciato per alpinide, da gente che ha conoscenze razziologiche sufficienti.

Ricapitoliamo: chi volesse farsi esaminare dal sottoscritto dovrà scrivere a lombarditas@gmail.com, che è l’indirizzo di posta elettronica correlato al mio blog, oppure utilizzare un comando specifico su Twitch che rimanderà all’email, inviando tre fotografie nitide del cranio, frontale, a 3/4 e di profilo, indicando i natali (almeno dei genitori), l’altezza ed il peso. Successivamente, invierò gli estremi PayPal per il pagamento (€ 5), e a versamento ottenuto eseguirò, entro 24 ore, la disamina indicando il fenotipo, e in aggiunta (con altri 5 €), areale e popoli antichi di riferimento. Ripeto: io sono un amatore, perciò, pur essendo la craniometria/craniologia una disciplina scientifica, non pretendo di venire elevato ad oracolo e “craniometrista” indiscusso. Voglio semplicemente offrire le mie conoscenze a quanti sono interessati ad una classificazione, cercando di premiare i miei sforzi con un modesto introito.

Una precisazione. Se avete capelli lunghi o tinti cercate di raccoglierli affinché aderiscano per bene alle ossa del cranio, e indicatemi il colore originale del capello. L’ideale, si capisce, è essere rasati e sbarbati (se uomini). Se siete donne struccatevi, e in caso di lenti colorate toglietele. Più informazioni avrò meglio è, perché la craniometria, ancorché amatoriale, non è una cialtronata o fuffa astrologica, è una cosa seria e basata su molteplici studi. Prendo, naturalmente, le distanze dalla pseudoscienza lombrosiana e dagli eccessi nordicisti e nazisteggianti, che hanno inquinato il dibattito mischiandolo con ideologia, politica e pregiudizi. Mi interesso di antropologia fisica dal 2006, e negli anni successivi mi sono cimentato nella craniometria, sulla scorta dei più noti autori e del materiale reperibile, soprattutto, in rete.

Certo, prendete le mie analisi anche come divertimento (costruttivo) e curiosità giocosa, anche perché deve essere un esercizio gioioso e spensierato, non tedioso e pesante. E già che ci siamo, per chiudere, una raccomandazione: se non l’avete già fatto, testatevi geneticamente, sono soldi ben spesi e vanno ad arricchire le proprie conoscenze in materia di fenotipi, che sono in parte regolati dal genotipo (aggiungendovi eventuali influenze ambientali). La mia passione per l’antropologia fisica merita di essere valorizzata, facendo così anche un utile servizio a quanti, come me, sono sinceramente attratti e incuriositi dalla razziologia, intesa come disciplina scientifica che studia, da un punto di vista biologico, razze, sottorazze, etnie e varietà fenotipiche.

E allora, mi auguro che possiate contattarmi in tanti, e non solo per gli eventuali ricavi. Quanto ho fatto sino ad oggi è un atto d’amore per l’identità, anzitutto lombarda, ma poi anche europea, nel rispetto di tutti gli altri popoli del globo, che a loro volta rispettano noi. A proposito: non pongo limiti di razza ed etnia, per la Craniometria, pertanto sentitevi liberi di scrivermi indipendentemente dalle vostre origini. Ovviamente sono più ferrato in materia di europidi (caucasoidi bianchi), ma ci sarà anche spazio per eventuali disamine… esotiche, qualora ve ne sia occasione.

Grazie per l’attenzione, la collaborazione e le donazioni; dal canto mio, cercherò di essere il più oggettivo, ed obiettivo, possibile.